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Nel 1839 nacque ufficialmente la Scuola di Musica di Piacenza ad opera della "Deputazione del Teatro Comunicativo", odierno Teatro Municipale di Piacenza.
La scuola di musica, dopo essere stata ospitata a partire dal 1845 nei locali dell'ex convento di Sant'Agostino, raggiunse la sua sede definitiva nel 1865 in un antico monastero di clausura femminile sito nel quartiere di Santa Franca. Nel 1900 mutò la denominazione in "Scuola Municipale di Musica", staccandosi dall'istituzione teatrale, e nel 1933 fu trasformata in Liceo Musicale, intitolato a Giuseppe Nicolini, pareggiato ai conservatori governativi.
Nel 1977, con la L. 663, si concluse il percorso di statizzazione e venne mutata la denominazione in conservatorio. A seguito della legge di riforma n. 508/99 e dei successivi decreti, il Conservatorio "Nicolini", riconosciuto come Istituto superiore di studi musicali e inserito nel sistema dell'Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM), è "sede primaria di alta formazione, di specializzazione e di ricerca nel settore artistico e musicale" e svolge "correlate attività di produzione" (L. 508/99, art. 2, c. 4)[1]. In quanto tale ha acquisito autonomia statutaria ed ha avviato, accanto ai percorsi di studio ordinamentali a esaurimento, i nuovi corsi triennali di primo livello e biennali di secondo livello, che consentono di acquisire diplomi accademici equiparati alle corrispondenti lauree triennale e magistrale.
Il progressivo ampliamento del Conservatorio ha consentito al "Nicolini" di acquisire un ruolo preminente, risultando il più grande fra i conservatori della prima cerchia intorno a Milano (gli altri sono quelli di Como, Brescia e Novara). Questo primato si è consolidato anche grazie a una classe docente di primissimo ordine che ha annoverato, in passato, musicisti come il tenore Gianni Poggi, il direttore d'orchestra e musicologo Alberto Zedda (in seguito direttore artistico del Teatro alla Scala di Milano), il violinista Fabio Biondi, per citare solo alcuni esempi, e che prosegue ai giorni nostri con insegnanti che richiamano studenti da tutta Italia e anche dall'estero.
Attualmente il "Nicolini" -tra l'altro unica università interamente piacentina- può contare su un centinaio di docenti, di cui settantasette di prima fascia, tre di seconda fascia e circa venti contrattisti. Tra le dotazioni di cui l'istituto dispone si annoverano tre organi (fra i quali quello del Salone, costruito nel 1975, è stato per lungo tempo il più grande organo a trasmissione meccanica esistente in Italia), due pianoforti Steinway gran coda e numerosi "mezza coda", una biblioteca che affianca alla normale funzione scolastica la conservazione di pregevoli fondi storici (spesso consultati da studiosi italiani e stranieri), nonché una stazione multimediale professionale dedicata alla registrazione, all'editing digitale e alla post-produzione audio.